“La donna tedesca e il bambino, nato durante la prigionia, sono in buona salute, considerate le circostanze. Di loro si occupano il consolato e la polizia”. Un comunicato, quello diffuso dal ministero tedesco degli Esteri, che ad un anno dal rapimento della giornalista in Siria, restituisce finalmente gioia ai familiari ed ai colleghi della donna. “Noi tutti, colleghi, amici e familiari, siamo felici che questo tragico rapimento si sia concluso”, ha dichiarato il direttore di Reporter senza Frontiere, Christian Mihr, che per loccasione ha tenuto a ribadire i gravissimi rischi a cui vanno incontro i giornalisti che si recano in Siria. Mihr ha inoltre ringraziato le autorità tedesche che con il loro impegno hanno impedito “che il rapimento si concludesse con una esecuzione come quella di James Foley”, il giornalista americano decapitato dallo Stato Islamico. Al momento la giornalista ed il suo bimbo sono stati portati al sicuro in Turchia.
M.